GALATONE – Il corpo di un 65enne, Sebastiano Danieli, è stato trovato riverso a terra in un terreno di sua proprietà, presso la strada comunale Spineto a Galatone a poca distanza dal santuario intitolato alla Madonna della Grazia. Pochi dubbi sul fatto che si sia trattato di un omicidio, qualche incertezza invece riguarda il movente e la mano che l’ha compiuto. Sebastiano Danieli viene descritto come persona mite, con la passione per la campagna. Persona conosciuta, appartenente alla banda musicale del paese, in pensione da poco tempo dopo aver lavorato per molti anni in un ex mobilificio. A lanciare l’allarme sarebbe stata la moglie della vittima che, preoccupata del mancato ritorno del marito all’ora di pranzo, ha allertato i familiari. L’uomo mancava già dalle prime ore del mattino. Sarebbero stati proprio i familiari che, avviate immediatamente le ricerche, avrebbero ritrovato il corpo senza vita del 65enne nel terreno di sua proprietà, poco distante dalla sua auto, probabilmente colpito alla testa con un grosso masso. Diversi gli elementi raccolti dagli inquirenti che farebbero pensare ad una lite finita male oppure ad una aggressione violenta. Dunque forse un diverbio degenerato all’origine della tragedia. Carabinieri, nucleo investigativo e polizia, si sono portati subito sul posto, e dopo aver blindato la zona, ubicata alla periferia del paese, hanno setacciato con attenzione i terreni vicini al luogo del ritrovamento. Sul posto anche il procuratore aggiunto Guglielmo Cataldi e la collega Maria Rosaria Petrolo, insieme al medico legale per una prima ispezione cadaverica. L’uomo era riverso a terra a pochi metri dall’auto e con una ferita evidente in testa, vicino alla nuca, probabilmente causata da un colpo contundente. Forse un masso. I carabinieri della compagnia di Gallipoli hanno iniziato subito ad interrogare i parenti, per ottenere elementi utili alle indagini. Tra le persone ascoltate anche un 50enne, che potrebbe essere informato sui fatti, su di lui sembrerebbero concentrarsi le attenzioni degli inquirenti. Forse proprio con il 50enne erano nati dissidi legati ai confini della campagna in cui il corpo è stato trovato riverso per terra.
Il corpo del 65enne è stato trasferito presso l’obitorio dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
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