MELENDUGNO – “Al momento non c’è nessun accordo. C’è stata soltanto un’interlocuzione tra le parti, ossia tra gli avvocati”. Altro non aggiunge Maurizio Cisternino, il sindaco di Melendugno, dopo la notizia dell’avvio delle interlocuzioni con tap per trovare un accordo. Se ci saranno indennizzi, risarcimenti, compensazioni, investimenti o altro si vedrà. Certo è, come confermato dal primo cittadino, l’interlocuzione fra Tap e i comuni di Melendugno e di Vernole è stata avviata.
Il fatto è venuto alla luce durante l’udienza del processo per la realizzazione del gasdotto. Il giudice, su richiesta dei legali della multinazionale azera e dei comuni, ha concesso un rinvio perché si sta lavorando alla definizione di un accordo. In cambio di compensazioni o investimenti da parte di Tap, i due comuni si sfilerebbero dal processo, revocando la costituzione di parte civile. Non solo. La multinazionale sarebbe pronta anche a ritirarsi dai processi, ben quattro, contro i NoTap. E in merito al tavolo di discussione instaurato da TAP con i comuni di Melendugno e Vernole il movimento No Tap sottolinea di non essere stato invitato al mercato delle vacche ma che apprende di essere merce di scambio. e precisa di non partecipare a tavoli segreti dove l’unico obiettivo è rimpinguare le casse di qualche amministrazione dissennata.