LECCE – Il malfunzionamento dell’airbag avrebbe avuto un ruolo fatale nell’incidente in cui morì l’avvocato leccese Simona Blago. “Invece di funzionare come dispositivo di sicurezza, l’airbag ha agito come corpo contundente”. A queste conclusioni è giunto l’ingegnere Antonio Caricato a cui il sostituto procuratore Luigi Mastroniani aveva affidato una consulenza per ricostruire dinamica e responsabilità dell’incidente avvenuto il 29 giugno scorso, all’altezza di uno svincolo della la Tangenziale Est. L’avvocato era alla guida di una Citroen C3 e – a quanto emerso – la casa automobilistica francese aveva disposto il ritiro dal mercato, negli ultimi anni, di circa 600mila modelli Citroen C3 per il cattivo funzionamento del dispositivo di sicurezza. Secondo l’ingegnere incaricato dal pm Luigi Mastroniani, Antonio Caricato, l’airbag ha avuto un malfunzionamento grave. “Si è staccato dal volante durante l’esplosione colpendo violentemente la conducente tra il collo e il viso, causando gravi lesioni che hanno provocato la sua morte”. Il consulente conclude che “il malfunzionamento dell’airbag è stato un fattore determinante nell’esito fatale dell’incidente”. L’avvocato Blago aveva la cintura e non aveva superato il limite di velocità. I famigliari della donna sono assistiti dall’avvocato Francesca Conte.
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Mario Vecchio
Mario Vecchio, giornalista e conduttore tg.
Iscritto all'albo dei giornalisti di Puglia dal 2007