L’ennesima violenza nei confronti della moglie, impugnando un coltello da cucina e una chiave inglese, ha fatto sì che per lui si spalancassero le porte del carcere.
È stato arrestato nelle scorse ore dai carabinieri della compagnia di Lecce un 48enne di Lizzanello, accusato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali, aggravate dalla circostanza di aver commesso il reato sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e in presenza delle figlie minori.
Anche queste ultime, di soli 11 e 13 anni, sarebbero state vittime di diverse aggressioni. Più nel dettaglio in un’occasione l’uomo, dopo aver immobilizzato la più piccola, le avrebbe messo le mani al collo. A salvarla dal peggio sarebbe stata la sorella maggiore che, in lacrime, avrebbe raggiunto la mamma per chiedere aiuto.
Alla consorte avrebbe poi riservato percosse, calci, pugni, scagliandole addosso tutto ciò che capitava a tiro, come un secchio di tinta, brandendo in un’altra occasione un fucile da caccia e minacciando di essere pronto ad utilizzarlo contro chiunque osasse prendere le difese della donna.
Le minacce erano all’ordine del giorno. “È meglio che faccio così – avrebbe motivato il 48enne – altrimenti faccio come quelli che ti uccidono mentre dormi! Quelli si sfogano così uccidendo nel sonno…”.
L’incubo della moglie è terminato con l’arresto del marito. Nelle prossime ore, dinanzi al Gip Tea Verderosa è stata fissata l’udienza di convalida. L’uomo è difeso dagli avvocati Fabrizio Ruggieri e Daniela Ricchiuto.
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