SAN CATALDO – Un giorno sì, uno no, un giorno sì e l’altro pure. Ormai da una settimana. E quello che per tutti è un disagio, per molti sta diventando un incubo vero e proprio. Siamo a San Cataldo, marina di Lecce, e qui da diversi giorni i residenti stanno facendo i conti con l’interruzione dell’erogazione dell’acqua all’interno delle proprie abitazioni. La storia ormai è sempre la stessa, puntuale come la sveglia che suona alle sette, ti fa alzare dal letto, ti fa aprire il rubinetto, ma nulla: nemmeno una goccia d’acqua. Motivo? A conoscerlo, magari, dicono i residenti ormai esasperati. Nessuna comunicazione, né ufficiale, né annunciata a parole, solo e soltanto rubinetti a secco. In una zona della marina, c’è da dire, ci sono lavori in corso, ma che l’interruzione sia collegata a questi interventi, al momento rimane un mistero, come dice una residente. Che incalza: “E’ assurdo, ogni mattina la stessa storia. Sono giorni e giorni che ci troviamo ad affrontare questa difficoltà. Noi a San Cataldo viviamo tutto l’anno, siamo residenti, e se almeno per me tutto resta un disagio, per altri è una vera e propria emergenza”. E già, perché nella zona in cui si sta verificando l’interruzione dell’erogazione di acqua ci sono famiglie con bambini, anziani e persone con gravi problemi di salute. “Vorremmo capire cosa sta succedendo”, incalza ancora uno dei residenti, “quantomeno vorremmo essere informati nel momento in cui si va ad interrompere il servizio, in modo tale da poterci organizzare”. Ma di segnalazioni, di un minimo di tempestivo avvertimento, nemmeno l’ombra. In tanti, vista la situazione che si protrae ormai da diverso tempo, si stanno organizzando facendo scorte d’acqua riempiendo lattine e bottiglie. “Ma così non possiamo andare avanti, vogliamo delle spiegazioni”, dicono i residenti. Insomma, la misura è colma, anche senz’acqua.
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