LECCE – Sindaci, amministratori, agenti di polizia locale, vigili del fuoco, Polizia Stradale, Polizia Provinciale, Carabinieri Forestali, Capitaneria di Porto, Aeronautica Militare, nonché i rappresentanti della Regione Puglia e del Coordinamento Provinciale del Volontariato di Protezione Civile e, in collegamento da remoto, i referenti dei Comuni della provincia, di Arif. ed i soggetti gestori della rete viaria e ferroviaria, nonché esponenti del Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento e della Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici. Tutti chiamati in causa dal Prefetto di Lecce Domenico Natalino Manno per affrontare il nodo legato agli incendi, soprattutto boschivi, un fenomeno abbastanza frequente lungo tutto il territorio salentino. Un’azione di coordinamento per garantire interventi immediati ed efficaci in vista della prossima stagione estiva. L’obiettivo è presto detto: sensibilizzare i cittadini ad assumere atteggiamenti consoni ed efficaci, e, al contempo, richiamare i vari attori protagonisti – sindaci in primis – ad assumere tutti gli adempimenti del caso per scongiurare eventuali emergenze. Quanto accaduto nel disastroso incendio scoppiato a San Cataldo nel luglio del 2023 è ancora sotto gli occhi di tutti. In quella circostanza la macchina organizzativa evidenziò alcune falle. “Non venne predisposto un punto di raccolta per i residenti e i villeggianti”, ha ricordato la vice direttrice della Protezione Civile Regionale pugliese Ingegner Barbara Valenzano, presente all’incontro assieme alla Comandante dei Vigili del Fuoco di Lecce Roberta Lala e all’assessore comunale Giancarlo Capoccia.
La parola d’ordine resta sempre la stessa: prevenzione. Un tasto battuto più volte dagli addetti ai lavori. Ad essere tirarti in ballo sono stati soprattutto i sindaci. Esplicito il richiamo all’aggiornamento dei Piani comunali anti incendi. C’è di più. La numero due della Protezione civile pugliese ha invitato i primi cittadini ad inserire la norma che stabilisce l’inedificabilità per dieci anni dei terreni colpiti da incendi all’interno dei Piani urbanistici generali.
I dati, tuttavia, fanno meno paura. Si è infatti registrato un dimezzamento degli ettari di terreno bruciato (5.161 contro i 10.914 nel 2023) a seguito di incendi di vegetazione e sterpaglie in diverse aree del territorio provinciale. Il sistema messo a punto dalla Regione Puglia metterà a regime tutte le risorse disponibili, anche attraverso la riattivazione delle convenzioni per il gemellaggio con volontari esterni, che andranno a rafforzare la struttura di Campi Salentina.
Nei prossimi giorni saranno approvati i piani d’ambito, grazie ad una efficace sinergia interistituzionale tra tutte le componenti del sistema di protezione civile, che consentiranno una migliore distribuzione delle squadre AIB sul territorio provinciale. Oltre alla pubblicazione di un bando per l’utilizzo di mezzi aerei. Dal canto suo il Comune di Lecce ha presentato un progetto pilota, che si propone di mutuare le tecniche di topografia applicata al soccorso (TAS) utilizzate dai Vigili del Fuoco in ambito ricerca persone scomparse, così da geolocalizzare i terreni posti nelle vicinanze di centri abitati, la cui combustione potrebbe generare incendi di interfaccia di notevoli proporzioni.