LECCE – Cambiando il nome del consorzio di bonifica, ora diventato Unico, il risultato non cambia: canali ostruiti da vegetazione spontanea, da rifiuti, da alghe. E tutto attorno insetti, acqua putrida e maleodorante, fango. Uno scempio. Siamo ad Ugento e nella vicina marina di Torre San Giovanni, e questa è l’istantanea, mortificante, scattata nel corso dell’ispezione voluta dal consigliere regionale Paolo Pagliaro, che ha voluto verificare quanto più e più volte denunciato da amministratori, residenti e anche turisti ospiti dei vicini villaggi. Tutto fermo, come l’acqua ormai stantia, dove presente, tanto che da canali che potrebbero diventare navigabili, sono diventati canali calpestabili. Uno scempio, come sottolinea chi ad Ugento ha ricoperto per anni l’incarico di primo cittadino
A nulla sono valsi i solleciti, le richieste di intervento, per evitare che la situazione, già compromessa, peggiori ulteriormente
Una situazione che va avanti da oltre trent’anni, come afferma chi da sempre ha avuto a cuore le sorti dei canali di Ugento e dei suoi bacini
Per il consigliere regionale Paolo Pagliaro è una situazione inaccettabile, inaccettabile che il Consorzio continui a chiedere tribuiti in cambio del nulla. Ed annuncia un’interrogazione con cui chiedere spiegazioni all’assessore Pentassuglia