La continuità territoriale, ottenuta grazie ad un emendamento presentato nella manovra di bilancio dai parlamentari Caroppo e D’Attis, potrà avere una importanza strategica per l’aeroporto del Salento a condizione che ognuno svolga la sua parte. Il Governo, come è noto, ha stanziato cinque milioni di euro in tre anni, ma è evidente che ci si aspetta che anche la Regione svolga la sua parte.
Proprio per questo, nel dicembre scorso, il capogruppo de La Puglia Domani in consiglio regionale Paolo Pagliaro ha presentato una mozione finalizzata ad impegnare la Regione a cofinanziare la continuità territoriale. Un atto che fa seguito ad una puntuale battaglia condotta proprio da Pagliaro in difesa dello scalo brindisino, anche rispetto a politiche decisamente penalizzanti poste in essere dalla società Aeroporti di Puglia che favorisce chiaramente lo sviluppo esponenziale dei traffici dell’aeroporto di Bari, penalizzando l’intero Salento.
Grazie alla continuità territoriale, pertanto, se adeguatamente sostenuta, i voli potranno costare di meno per i residenti nelle tre province meridionali della Puglia e soprattutto potrà registrarsi un aumento dei collegamenti, sulla base delle più volte documentate esigenze dettate dalla popolazione e da una crescita notevole delle presenze turistiche.
Domani a Brindisi, nel corso della riunione a cui sono stati invitati a partecipare parlamentari, consiglieri regionali, sindaci e presidenti delle tre province salentine e le camere di commercio, sarà opportuno richiamare ciascuno alle proprie responsabilità, possibilmente con atti concreti e non con semplici enunciazioni di principio. E questo andrà fatto in Parlamento, così come in consiglio regionale.
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