Sovraffollamento e carenze sanitarie, restano queste le principali criticità all’interno degli istituti penitenziari pugliesi. Basti pensare che a livello regionale le presenze, al 31 dicembre 2024, sono arrivate a 4355 a fronte di una capienza prevista di 2943. A Lecce si registra il numero più elevato 1222 detenuti rispetto ad una capienza di 798.
Altra seria criticità che dicevamo è quella sanitaria, non solo per mancanza di personale specializzato, ma anche per la crescente presenza della scabbia.
Diverse le segnalazioni arrivate da Borgo San Nicola, l’ultima eclatante, fatta ai nostri microfoni è stata quella di Agnese, il figlio 30enne la scorsa estate aveva contratto la scabbia proprio nel carcere leccese, situazione poi peggiorata quando è stato trasferito a Bari e infine a Potenza, ma adesso le condizioni del figlio si stanno facendo sempre più critiche, proprio per la mancanza di cure adeguate, mai ricevute in tutto questo periodo, fatto attestato dal medico che ha lo scorso sabato ha visitato il ragazzo, come ha raccontato la donna durante Pomeriggio in Famiglia.