TARANTO – La trattativa per l’acquisizione del Taranto FC 1927 da parte di Apex Capital Global LLC è naufragata ed è segnata da un acceso scambio di accuse tra le due parti. I recenti comunicati stampa emessi rispettivamente dal fondo e dalla società calcistica evidenziano le difficoltà finanziarie e le accuse di inadempimento che stanno minando l’accordo.
Apex Capital Global LLC ha denunciato la mancata ricezione di una “lettera bancaria” che avrebbe dovuto confermare l’effettiva operatività del conto corrente del club. Secondo il fondo, questo impedimento ha bloccato i pagamenti necessari per il proseguimento dell’acquisizione, portando alla sospensione delle trattative. Apex ha inoltre sottolineato le perdite economiche subite durante i mesi di trattativa, dichiarando di non poter continuare senza le necessarie garanzie bancarie.
Dal canto suo, il Taranto FC 1927 ha risposto accusando Apex di aver diffuso dichiarazioni false, in particolare riguardo al blocco del conto bancario. La società ha ribadito che non vi sono stati ostacoli reali ai pagamenti, e ha sottolineato che Apex non ha adempiuto agli impegni economici presi, come previsto dall’accordo preliminare del 16 dicembre. I pagamenti ai tesserati e ai creditori sono stati effettuati solo da soggetti terzi, non dal fondo, che avrebbe dovuto farsi carico di questi obblighi.
La situazione è ulteriormente complicata dalla questione delle penalizzazioni subite dal Taranto, che secondo la società sono legate ai ritardi nei pagamenti e alle promesse non mantenute da Apex. Il club ha anche sollevato dubbi sulla reale capacità economica del fondo e sull’effettiva volontà di acquisire la squadra, suggerendo che l’intera trattativa potrebbe essere stata una strategia per indebolire ulteriormente la posizione della società.
In sintesi mentre il Taranto muore calcisticamente, si gioca ancora alla guerra delle carte che non porterà da nessuna parte se non alla fine più indecorosa di questa vicenda che i tifosi del Taranto non avrebbe mai meritato di vivere.