Passano gli anni, i lustri, le decadi ma la situazione purtroppo non cambia. La cartolina che ci offrono le Case Magno è sempre la stessa: sbiadita e avvilente. Lo testimoniano ampiamente queste immagini. Difficile fare una gerarchia delle nefandezze. La prima cosa che balza agli occhi è il verde che circonda piazza San Michele, la piazza che si affaccia sui vecchi palazzoni del quartiere San Pio. Erbe che in alcuni casi superano il metro. Una piccola giungla urbana in mezzo alla quale scorgiamo quel che era un mini parco giochi destinato ai bambini. L’altalena è monca, priva dei due seggiolini previsti, qualche metro più in là ecco un cavalluccio divorato dal verde. Nella piazzetta è rimasta solo una panchina, piccola oasi di pace per gli anziani. Più in là ecco come si presenta il campo di calcetto: rete divelta, e arrugginita in alcuni punti, terreno disconnesso, una giostrina abbandonata all’interno: una triste (e, soprattutto) pericolosa scenografia.
La strada che costeggia il campetto è praticamente impraticabile. Assomiglia ad una gimkana che si trasforma in una trappola, soprattutto per persone diversamente abili, anziani e genitori con il passeggino al seguito.
A fare da cornice – per così dire – cassonetti stracolmi di rifiuti, mèta preferita anche di cittadini che abitano in altre zona della città.
Spostandoci qualche decina di metri più in là ritroviamo un vecchio spiazzo dove una trentina d’anni fa sorgeva un bocciodromo. Ora ecco come è ridotto.
Immagini eloquenti di una popolosa zona periferica di Lecce, abbandonata nel degrado più assoluto nonostante le tante e ripetute promesse fatte da più parti ad ogni campagna elettorale