Misteriosi aggressioni si sono registrate negli ultimi giorni nel centro storico di Lecce. Le prime segnalazioni risalgono al 30 gennaio, quando un uomo, mentre transitava su via Principe di Savoia, all’altezza di Porta Napoli, ha avvertito un colpo alla testa, precisamente nella zona della nuca. Sebbene inizialmente non avvertisse un grande dolore, il sospetto di essere stato aggredito è cresciuto quando, guardandosi intorno, ha notato un uomo in sella ad una bicicletta con il cappuccio che si allontanava con fare sospetto. Il malcapitato ha proseguito la sua passeggiata. Al ritorno a casa, l’uomo ha scoperto di perdere sangue dalla ferita, che si è rivelata essere più grave del previsto. Recatosi d’urgenza all’ospedale Vito Fazzi di Lecce, i medici hanno medicato la ferita, estraendo delle piccole schegge di materiale plastico, forse provenienti da una penna Bic o da un oggetto simile. L’uomo è stato dimesso con una prognosi di 10 giorni e la mattina seguente ha deciso di sporgere denuncia alla polizia.
Poche ore dopo, una seconda denuncia è arrivata: questa volta la vittima è stata aggredita in Piazzetta Addolorata, a soli 500 metri di distanza dal primo episodio. La persona colpita, stavolta, ha avvertito un dolore nella zona lombare, ma anche in questo caso ha descritto un aggressore simile: un uomo con il cappuccio in sella a una bicicletta.
Gli investigatori, pur trattandosi al momento di due episodi confermati, non escludono che le aggressioni possano essere più numerose, alimentando il timore che si tratti di un individuo che sta colpendo a più riprese senza alcun bersaglio preciso, ma forse proprio per divertimento. La modalità dell’attacco, rapida e quasi furtiva, non lascia spazio a molti dettagli, ma il fatto che l’aggressore agisca sempre in bicicletta e con un cappuccio ha indotto la polizia ad intensificare le indagini. In queste ultime ore, sui social, sono emersi racconti di altri cittadini che avrebbero vissuto esperienze simili. Alcuni parlano di colpi veloci e improvvisi, altri di una sensazione di essere stati “presi di mira” senza una spiegazione apparente, e altri di aver notato atteggiamenti sospetti proprio da quell’uomo con felpa e cappuccio che si aggira con una bicicletta. Al momento, i poliziotti stanno cercando di ricostruire un possibile collegamento tra i vari episodi, analizzando le telecamere di sorveglianza e raccogliendo ulteriori testimonianze.