LECCE – Intrappolati, impauriti, arrabbiati, esasperati. I residenti di viale Grassi, a Lecce, lanciano l’ennesimo grido d’allarme. Sono stanchi di vivere, o meglio dire, convivere, in una situazione quasi kafkiana. Il timore di essere travolti appena messo fuori il muso con la propria autovettura è reale. I solti furbi, infatti, saltano la linea dritta e invadono l’altra carreggiata superando di slancio le altre auto ferme al semaforo rischiando di andare a scontrarsi frontalmente con le vetture in arrivo dal rondò del cavalcavia per Novoli. “Sono manovre che ci mettono in serio pericolo”, denuncia un residente.
A finire nel mirino è la pista ciclabile che si affaccia sul perimetro del muro della caserma Zappalà che ha finito per restringere significativamente l’arteria stradale.
Nel frattempo si assiste al caos. Il traffico è impazzito, soprattutto in alcune fasce orarie, ma non solo.
I residenti chiedono l’eliminazione della pista ciclabile. “Non siamo contro la mobilità green – precisano – ma se questa peggiora la vivibilità, mettendo a serio rischio l’incolumità dei residenti, non apporta benefici all’ambiente in quanto i tempi di stazionamento e percorrenza delle vetture aumentano rendendo la zona poco salubre e poco vivibile noi non siamo d’accordo”. Una lettera-denuncia, corredata da una settantina di firme, è stata inviata al sindaco e agli uffici di Palazzo Carafa