TARANTO – Questa mattina si è tenuta l’Assemblea ordinaria dei Soci del Taranto FC, un momento che ha sancito, ancora una volta, la gravità della situazione finanziaria del club. L’amministratore unico, in rappresentanza del socio Consultrust e della proprietà, ha comunicato l’intenzione di procedere con una richiesta di concordato preventivo, una soluzione che appare inattuabile di fronte al dissesto ormai conclamato della società.
Il grido d’allarme lanciato dall’Aps Taras 706 a.C. con un comunicato stampa e sulla pagina social è un segnale chiaro: non si può più restare inermi di fronte a questa lenta agonia. La squadra, priva di basi solide, costretta a navigare tra incertezze e umiliazioni, non può più essere ostaggio di una proprietà assente e di decisioni che sembrano alimentare solo il disfacimento. Il fallimento e il contestuale ritiro dal campionato appaiono come l’unica strada percorribile per evitare di prolungare una situazione insostenibile e per permettere alla città di Taranto di ripartire con dignità.
Accettare la fine di questa parabola è doloroso, ma può essere l’unica via per restituire rispetto e credibilità alla storia del club. Il fallimento non è solo la chiusura di un capitolo amaro, ma può rappresentare l’opportunità di costruire un progetto sportivo serio e sostenibile. Taranto merita di più. Merita un futuro costruito su basi solide, su passione e competenza, lontano dalle ombre di una gestione scellerata. Chiudere questa pagina, per riscriverne una nuova, è l’unico atto di responsabilità possibile.