Un’inchiesta segnata dai tempi quella su presunti appalti pilotati e corruzione che si è abbattuta su tre comuni, con la richiesta di arresto dei primi cittadini e di due assessori comunali: Si tratta del sindaco di Maglie Ernesto Toma, di quello di Ruffano, Rocco Antonio Cavallo, e di quello di Sanarica Salvatore Sales. E poi del vicesindaco di Maglie Marco Sticchi e l’assessore di Sanarica Andrea Strambaci. Per Cavallo è stata chiesta la custodia in carcere, per tutti gli altri i domiciliari. I sindaci hanno respinto le accuse e allontanato i sospetti.
I tempi, si diceva.
Tutto comincia nel 2019 quando agli investigatori giungono segnalazioni relative a presunte anomalie nell’assegnazione di commesse pubbliche a Maglie. Le indagini del Nucleo di polizia economico-finanziaria incrociano da subito il ruolo dei fratelli Marco e Graziano Castrignanò, che avrebbero avuto un monopolio su appalti e lavori pubblici a Maglie, lasciando ipotizzare l’esistenza di un un sistema corruttivo.
Così gli accertamenti si allargano anche agli altri comuni.
L’inchiesta viene allo scoperto nel 2022 con una raffica di perquisizioni. Poi il 26 marzo scorso, il sostituto procuratore Maria Vallefuoco e l’allora procuratore facente funzione Guglielmo Cataldi trasmettono al gip Stefano Sala la richiesta di applicazione delle misure cautelari.
Nel frattempo, però, c’è stata una riforma, voluta dal ministro Nordio, che – per alcuni reati – prevede l’interrogatorio degli indagati prima dell’eventuale emissione della misura cautelare.
Così per i prossimi 3 e 4 febbraio è fissato un intenso calendario per gli interrogatori preventivi degli indagati.
Per la Procura, però, le esigenze cautelari non si sarebbero affatto affievolite, anzi sarebbero attuali e concrete. E il 23 dicembre scorso vengono trasmessi al gip altri elementi che – a parere del pm – aggraverebbero le conseguenze dei reati contestati. Uno riguarda un ulteriore pagamento di 200mila ad una società dei Castrignanò per il potenziamento della fognatura pluviale nell’abitato di Maglie (lavori che non sarebbero stati eseguiti a regola d’arte). Altri pagamenti ci sarebbero stati anche a Ruffano e a Sanarica.