Minori sempre più precoci nell’uso di stupefacenti. Nel territorio di Lecce e Brindisi, infatti, nel 2024 si è registrato un preoccupante aumento di reati commessi da minori, con un picco tra i 12 e i 13 anni. In forte aumento i casi di detenzione a fini di spaccio, ma preoccupante è anche il consistente numero di segnalazioni per uso personale e la sempre maggiore frequenza e precocità con cui i minori, spesso già nella fase della preadolescenza, iniziano a fare uno di droghe leggere ma anche di quelle pesanti, come la cocaina. Sono questi alcuni dati, allarmanti, della Procura che ha già avviato 412 procedimenti penali contro minori imputabili, rispetto ai 398 della rilevazione dell’anno precedente. I reati spaziano da violenze sessuali (da 10 a 14 procedimenti) a maltrattamenti in famiglia (da 7 a 11), percosse (da 16 a 23) e detenzione di stupefacenti (da 14 a 40 procedimenti). Alla base di questi comportamenti devianti vi sono spesso situazioni familiari complesse, caratterizzate da conflitti e carenze educative. I minori mostrano aggressività e mancanza di rispetto per le regole, arrivando a fare uso di stupefacenti, anche pesanti. L’Ufficio della Procura ha intensificato gli interventi di prevenzione e recupero, collaborando con scuole e servizi territoriali. Nonostante l’aumento dei reati, nel 2024 non si sono registrati casi di suicidio tra i giovani, grazie a segnalazioni tempestive e supporto psicologico. Sono stati effettuati 14 arresti in flagranza di reato (contro i 5 del periodo precedente) e avanzate 16 richieste di misure cautelari. Le ordinanze di sospensione del processo per messa alla prova sono state 142, con 66 sentenze di estinzione del reato.
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