Presso la sede della Regione Puglia, si è tenuto un importante incontro sul tema della Salute Mentale, durante il quale è stata discussa la situazione critica delle Case per la Vita a media intensità assistenziale. Queste strutture, che da oltre 15 anni erogano prestazioni estensive, non sono ancora state riconvertite in strutture sanitarie, nonostante quanto previsto dalla legge dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) del 2017.
Angela Fiore, presidente della sezione Socio-Sanitaria di Aiop Puglia, ha dichiarato: “Un’anomalia che grava sulle famiglie, costrette a pagare il 30% della retta. Abbiamo apprezzato l’apertura dell’assessore alla Sanità, Raffaele Piemontese, nel trovare una soluzione utile per scongiurare la chiusura di diverse Case per la Vita. Confidiamo che si trovi una soluzione nel breve periodo.”
Le Case per la Vita rappresentano un servizio essenziale per molte famiglie pugliesi, offrendo supporto a persone con fragilità e bisogni assistenziali specifici. Tuttavia, il mancato adeguamento alla normativa vigente rischia di compromettere la continuità dei servizi, con ripercussioni significative sui pazienti e sui loro familiari.
Durante l’incontro, è emersa la necessità di un intervento tempestivo da parte della Regione Puglia per risolvere questa situazione, garantendo il rispetto dei LEA e alleggerendo il carico economico sulle famiglie. L’assessore alla Sanità, Raffaele Piemontese, ha dimostrato disponibilità al dialogo, alimentando la speranza di una soluzione concreta nel breve termine.
Si auspica che le istituzioni regionali agiscano con celerità per tutelare le famiglie e garantire la continuità assistenziale, nel pieno rispetto del diritto alla salute e all’inclusione sociale.
Restiamo fiduciosi in un intervento risolutivo che possa porre fine a questa annosa questione, restituendo serenità alle famiglie e garantendo servizi di qualità per tutti i cittadini pugliesi.