In questo periodo ha fatto molto parlare di se in Emilia Romagna e alla fine è giunto anche nel Salento. Stiamo parlando dell’ibis sacro, un volatile originario delle regioni sub-sahariane dell’Africa e del Medio Oriente, considerato una specie aliena invasiva
L’Ibis sacro è stato avvistato qualche giorno fa a Gallipoli, a Baia Verde, da Francesco Chetta, che ha postato le sue foto su Facebook. Ma altre segnalazioni erano giunte a dicembre nel versante ionico a Nord di Porto Cesareo. E poi ancora a Torre Sangiovanni e San Foca.
E’ un uccello di medie dimensioni, con testa nera e un lungo becco curvo rivolto verso il basso. La sua dieta comprende soprattutto insetti, vermi, crostacei, molluschi e altri invertebrati, ma può anche predare pesci, rane, rettili, piccoli mammiferi. Anzi, viene anche considerato una specie invasiva in quanto uno dei principali problemi è rappresentato proprio dalla predazione delle uova e dei pulcini di altri uccelli, come sterne e altre specie acquatiche, un comportamento questo che può avere un impatto significativo sull’habitat.
Sino ad oggi non sono stati comunque segnalati problemi. L’Ispra su incarico del ministero ha disposto il piano di gestione della specie con un piano di rischio, ma bisognerà imparare a convivere.