LECCE – La squadra granata dopo la sconfitta interna con la corazzata Udine, è uscita dal campo con l’amaro in bocca: il risultato per l’impegno dimostrato sarebbe potuto essere diverso. Ma, se è vero che il punteggio conta più di ogni altra cosa, è altrettanto vero che ci sono stati segnali incoraggianti sul piano del gioco e dell’atteggiamento. Dopo la pesante sconfitta di Torino, solo i più ottimisti si aspettavano una reazione come quella vista contro Avellino e Udine. Mercoledì scorso i due punti sono arrivati, mentre domenica contro Udine, una squadra davvero forte, non è stato così. Tuttavia, la squadra guidata da Mecacci ha mostrato grinta, concentrazione e voglia di lottare.
Gli innesti di Giuri e Pagani stanno già dando i loro frutti, rendendo il roster più completo e competitivo. Quando rientrerà anche Woodson, assenza pesantissima, il Toro avrà finalmente tutte le carte in regola per giocarsi la salvezza.
Coach Matteo Mecacci, a fine gara, ha commentato così la prestazione della squadra:
“La squadra ha giocato una buona partita, gagliarda, di intensità, non disunendosi alle spallate di Udine – è il pensiero di coach Matteo Mecacci – e c’erano i presupposti ad un certo punto perché loro spezzassero il match, invece abbiamo sempre reagito. È chiaro che in questo momento dobbiamo stare uniti, perché sette giorni fa abbiamo giocato una partita veramente brutta a Torino e le facce di queste due ultime uscite casalinghe non sono quelle di Torino. Era importante vincere una delle due in casa, lo abbiamo fatto mercoledì, oggi è stato un peccato, perché con qualche sbavatura in meno potevamo avere un finale ancora più punto a punto di quello che è stato. Certo, poi ci sono anche gli avversari, che hanno giocato una partita molto, molto, solida. Ci manca un pezzettino per essere più bravi e per poter vincere partite contro queste squadre, che oggettivamente sono superiori a noi e non di poco. Oggi la squadra ha prodotto una partita incisiva soprattutto dal punto di vista fisico, direi che non siamo stati soffocati a rimbalzo o dai loro contropiedi. Alla fine abbiamo giocato una partita buona, ma siccome conta il risultato, questo non ci premia”.