LECCE – Pasticcio Rsa Convenzionate. Una matassa tutta da sbrogliare ma che sembra raggomitolarsi sempre di più, il tutto a scapito dei famigliari di degenti già gravati da condizioni di salute precarie. Con una delibera del 2022, la Regione stabilisce che la quota del paziente passa dal 30 al 50%. Un aumento che soltanto in alcuni casi e con molti mesi di ritardo viene comunicato ai diretti interessati. Alcune famiglie a Foggia decidono di ricorrere al Tar che dà loro ragione sospendendo di fatto gli aumenti. Partita finita? Nient’affatto perchè la Regione si rivolge al Consiglio di Stato che ribalta il giudizio di Tar nel 2023. E’ così che sulle famiglie dei degenti piovono in testa richieste di pagamenti che prevedono il recupero degli arretrati, quei soldi cioè che il Tar aveva sospeso. Si parla di migliaia di euro e di una retta che torna ad essere quella aumentata dalla Regione senza aver dato alcuna comunicazione, senza infine considerare che il numero ridotto di Oss a seguito dei tagli imposti, ha inciso sulla qualità del servizio che di fatto viene garantito da pochissimi operatori che non risultano essere comunque quelli che dovrebbero essere per numero nel contratto stipulato dai familiari dei pazienti.
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Mario Vecchio
Mario Vecchio, giornalista e conduttore tg.
Iscritto all'albo dei giornalisti di Puglia dal 2007