LECCE – “Quando ho sentito il mio nome sinceramente pensavo che si trattasse di un errore. Per me è un sogno che si avvera!”. Sono le prime parole pronunciate dal nuovo Procuratore della Repubblica di Lecce, Giuseppe Capoccia, nel giorno del suo insediamento. Un ritorno a casa accompagnato da un immancabile pizzico di emozione.
A dargli il benvenuto il dottor Antonio Francesco Esposito presidente vicario della Corte d’Appello di Lecce. Parole al miele quelle pronunciate da Guglielmo Cataldi, il magistrato che per un anno ha guidato questo prestigioso Ufficio. “È un giorno di festa e di gioia per la nostra Procura”, ha detto, rimarcando il “grande attaccamento al lavoro e al sacrificio” di Capoccia ma “soprattutto una grande umanità”.
“Sono convinto che garantirai autonomia e indipendenza del pm”, ha aggiunto Antonio Maruccia, ex Procuratore generale di Lecce.
Il suo ricco percorso professionale e umano è stato sottolineato anche dal Csm: Capoccia “ha dimostrato eccellenti doti di preparazione giuridica, spiccata capacità organizzativa e direttiva, notevoli doti di equilibrio ed encomiabile diligenza nello svolgimento delle proprie funzioni”.
63 anni, Capoccia sarà a capo anche della Direzione distrettuale antimafia che ha competenze pure per le città di Brindisi e Taranto. D’altronde potrà fare leva sulla sua grande esperienza consumata fianco a fianco all’ex numero uno dell’Anfimafia Cataldo Motta. A dare la “benedizione” al nuovo Procuratore anche il Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Giovanni Melillo
Ma ora non è tempo più di convenevoli. Capoccia è pronto a tuffarsi al lavoro. Il Procuratore punta su una squadra coesa ma ha bisogno pure di rimpolpare l’organico dei pm.