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Al “Premio Messapia” storie di eccellenza, resilienza, impegno sociale e civico

Tante le emozioni, le riflessioni e il successo che hanno accompagnato l’edizione 2025 del Premio Messapia, il quale per la prima volta è sbarcato a Lecce, presso il Teatro Apollo, celebrando il talento, la cultura e l’impegno sociale.
Una nuova veste, una nuova location e una dimensione più europea le novità di questa edizione, organizzata da giovani salentini tra i 16 e 28 anni . Tante, come sempre, le tematiche affrontate attraverso le storie di rinascita, di cambiamento e successo dei premiati. Tra questi, la senatrice Liliana Segre che, in collegamento da remoto, ha ribadito l’importanza del preservare la memoria, sopratutto tra i più giovani. Poi, Moshin Pour che ha condiviso la sua esperienza da inviata di guerra, suscitando tanti interrogativi e spunti di confronto.
In apertura di serata, il primo a ricevere il premio è stato Giulio Cecchettin che, da dall’omicidio della figlia ha deciso di trasformare il dolore in impegno, raccontando la bellezza della vita.
L’importanza della perseveranza per raggiungere i propri sogni, suggerendo ai giovani di non arrendersi di fronte agli “esami della vita” è stato l’appello della giornalista Marilù Lucrezio, premiata per la sezione Europa. Lo stesso lanciato sul palco dal campione di nuoto paraolimpico Manuel Bortuzzo.

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