LECCE – Una sconfitta che fa male ma lascia un sorriso sulle labbra. Udine ha imposto la sua legge al Pala San Giuseppe di Lecce, ma HDL Nardò ha lottato con cuore e intensità, dando battaglia fino all’ultimo secondo. Nonostante il divario con una corazzata come quella di coach Vertemati, i granata hanno dimostrato di essere in crescita, rispondendo a ogni colpo con determinazione e mostrando un carattere che fa ben sperare.
Il primo tempo inizia con il piede sull’acceleratore per entrambe le squadre, ma è Udine a fare la voce grossa, portandosi avanti grazie ai canestri di Hickey e un’ottima intensità difensiva. Nardò, però, non si lascia sopraffare e con i punti di Mouaha e Stewart riesce a rimanere nel match. Al termine della prima frazione, la situazione è in equilibrio, ma già si capisce che la sfida non sarà facile per i padroni di casa.
Nel secondo quarto, Udine prende il largo con un parziale di 10 punti, ma come spesso accade, è Mouaha a spegnere l’entusiasmo degli ospiti, trovando 4 punti cruciali che riaccendono la speranza granata. Il bomber Donadio fa il suo ingresso, piazzando una tripla che fa tremare gli avversari. Nonostante il ritorno in grande stile di Hickey e compagni, Nardò tiene botta e chiude il primo tempo sotto di 8 sul 36 a 44.
Il terzo quarto si trasforma in un vero e proprio scontro di titani. Udine sembra voler chiudere la partita con un altro allungo, ma è ancora Nardò a non mollare, grazie a un super Stewart che segna due triple da favola, riportando il punteggio sul 47-53. La partita è ancora viva, ma l’esperienza degli ospiti si fa sentire, e nonostante i tentativi di rimonta, i friulani chiudono il terzo quarto in vantaggio di 6 punti sul 60-66.
L’ultimo periodo vede i granata dare l’anima, con Mouaha e Stewart a suonare la carica, ma la lucidità di Udine fa la differenza. Con i canestri di Hickey e Ikangi, i friulani riescono a chiudere la partita, portando a casa il 76-83 finale.
Nessuna vittoria, ma tanta fiducia in più per Nardò. Il cuore e la determinazione dei ragazzi di Mecacci sono stati indiscutibili, e anche se il punteggio finale non sorride, il cammino continua con segnali di crescita.