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Ospedale Gallipoli, Pagliaro: pazienti fragili al gelo per raggiungere Tac mobile attraverso corridoio fatiscente. Le scuse non bastano

Nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro:

“Pazienti fragili al gelo all’ospedale di Gallipoli. Quelli che devono sottoporsi alla Tac, in attesa che venga installato un nuovo apparecchio a Radiologia, dal 10 gennaio sono costretti a raggiungere la Tac mobile installata all’esterno dell’ospedale, in corrispondenza della facciata posteriore, al piano -2 della torre C. Un disagio enorme, visto che per arrivarci bisogna attraversare un lungo corridoio freddo e fatiscente, come ho denunciato a luglio scorso quando vi furono trovate feci, urina e sporcizia proprio lungo il passaggio delle barelle. Ne è ben consapevole la direzione medica dell’ospedale, tanto che nella nota interna inviata il 9 gennaio scrive: “Dal momento che il percorso per raggiungere la Tac mobile può presentare disagevoli condizioni microclimatiche, specie durante la stagione in corso, si raccomanda particolare attenzione e cura nella protezione dei pazienti. Si rende opportuno, ove necessario, spiegare ai pazienti le motivazioni e porgere le scuse per il momentaneo disagio che dovranno, eventualmente, sopportare”. Si tratta però di un disagio non eventuale ma certo, visti il freddo e la pioggia di questi giorni.
Ma c’è di più. Per i pazienti barellati o non in grado di deambulare, è necessario il trasporto solo su barelle automontanti del tipo in dotazione alle ambulanze, e gli operatori sociosanitari che accompagnano i pazienti alla Tac mobile sono obbligati a restare in attesa per tutto il tempo della prestazione, per poi riaccompagnarli all’interno dell’ospedale, sempre ripercorrendo lo stesso corridoio gelido, sguarnendo il già risicato organico di oss.
E non è tutto: solo dopo le proteste di molti utenti, è stato sospeso un altro cantiere in corso all’ingresso del blocco operatorio della torre B, senza che fossero stati bloccati gli interventi e senza interdire la zona a personale e pazienti, tra corridoi pieni di polvere e rumori assordanti, con enorme disagio e rischi per la sicurezza.
Una disorganizzazione e un’approssimazione inaccettabili, di cui chiamo a rispondere non solo la direzione dell’ospedale e dell’Asl Lecce, ma anche l’assessore regionale alla sanità Piemontese e il presidente Emiliano, perché intervengano subito per garantire condizioni di sicurezza e protezione per i pazienti fragili che devono sottoporsi alla Tac”.

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