BARI – Sono 166mila euro. Spicciolo più, spicciolo meno. Il compenso andrà alla Deloitte Business di Milano per fare ordine nei numeri, rendicontare i lavori svolti, risolvere contenziosi e fare ricognizioni.
Nessun problema se non fosse che ad assegnare l’incarico, è il Consorzio unico del Centro sud Puglia che, val la pena ricordarlo, sul groppone ha un debito da capogiro di 200milioni di euro.
E che proprio in virtù di questo non può ancora procedere con l’assunzione del personale. Ci sono, ad oggi, 278 unità che mancano all’appello. Una carenza di organico che lo stesso consorzio utilizza per motivare la necessità di una consulenza esterna. Insomma, un cane che si morde la coda.
Ma questa è una prassi consolidata: a fronte di avvocati interni, nei mesi scorsi, come si ricorderà si decise di affidare un incarico da 52mila euro di parcella ad una avvocata esterna campana. Nulla di nuovo, insomma.
Come nessuna novità purtroppo si registra sul fronte bonifiche, la carenza di personale appunto costringe a pochi e insufficienti lavori di manutenzione su un territorio che invece necessita di costanti interventi necessari per la sicurezza dei cittadini.
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