LECCE – Dopo un lungo viaggio nel deserto delle sconfitte, HDL Nardò Basket di fronte al proprio pubblico, ritrova l’oasi del successo, superando Basket Avellino per 89-80. Una vittoria che sa di rinascita, come una brezza fresca dopo un’afa soffocante. Cinque sconfitte consecutive avevano oscurato il cielo granata, ma questa partita, giocata con cuore e nervi saldi, è stata un raggio di sole tra le nuvole.
Il Toro, inizialmente confuso e appesantito dal passato recente, si era fatto sorprendere dagli irpini, capaci di partire con il piede giusto. Ma la squadra di coach Mecacci ha dimostrato che non si arrende mai, aggrappandosi alla grinta di Mouaha autore di 21 punti e alle mani calde di Iannuzzi, Zugno e Stewart jr.
È stato un viaggio tra alti e bassi, un saliscendi emotivo in cui ogni punto segnato è stata una piccola conquista, un po’ come la goccia che scava la roccia.
Il primo tempo, che si è chiuso con i parziali di 24-24 e 17-24, ha visto Nardò arrancare, come un toro ferito, contro un Avellino solido e mai domo. Ma al ritorno dagli spogliatoi, il cuore granata è esploso: un parziale di 9-0 ha acceso il Pala San Giuseppe, trasformando la paura in speranza. Gli ultimi due quarti sono stati una battaglia di nervi, con i giocatori di Nardò che hanno trovato risorse insperate. Stewart jr., nonostante i 4 falli, è tornato in campo per dare il colpo di grazia con una bomba da tre, mentre Zugno e Iannuzzi hanno chiuso il conto con giocate decisive.
Alla sirena finale, il tabellone ha evidenziato il risultato di 89-80, ed il popolo granata ha potuto finalmente tirare un sospiro di sollievo e alzare le braccia al cielo. Questo successo non è solo una vittoria utile per la classifica, ma è una dichiarazione di intenti: il Toro è ancora vivo, e lotterà fino all’ultimo secondo per dimostrarlo.
La strada è ancora lunga per la squadra di coach Mecacci, ma con questo spirito, Nardò e i suoi tifosi possono ritornare a sognare.