LECCE – Il pomeriggio di quel 12 settembre di due anni fa un 31enne di nazionalità afgana fu colto alla sprovvista mentre stava passeggiando all’interno della villa comunale di Lecce. Un uomo gli si è avventato addosso per sfilargli lo zainetto, tirando poi fuori un coltello e colpendo il malcapitato alla nuca. Riverso per terra, all’arrivo della voltanti, fu soccorso e portato in ospedale. Dell’aggressore, però, nessuna traccia.
Al margine delle indagini che hanno individuato i due presunti autori (l’esecutore della rapina e un suo complice) nelle scorse ore entrambi – un 30enne e un 50enne georgiani, uno dei quali già finito nei guai per un’altra rapina in centro – sono stati rinviati a giudizio. Il processo si aprirà il 26 marzo prossimo. A difenderli dall’accusa di rapina armata gli avvocati Diego Cisternino e Giancarlo Vaglio.
I due imputati ad oggi sono ristretti in carcere per altre condanne. Il più giovane è stato infatti individuato quale autore di un’altra rapina violenta risalente al 10 novembre scorso, quando in Piazzale Rudiae rubò una bici ad un uomo che era a cena in un locale. Inseguito dalla vittima del furto, si scagliò contro di lui con pugni e colpi di manganello, riuscendo a sottrargli anche il borsello.