LECCE – Più fedeli e, perchè no, anche più civili di alcuni padroni. Nel 2024 in provincia di Lecce non tutti gli amici a quattro zampe hanno avuto la vita che meritavano. Lo testimoniano i 300 ordini di servizio eseguiti dalle Guardie Zoofile Agriambiente, finalizzati alla repressione di illeciti e alla prevenzione degli stessi in caso di segnalazione.
Interventi che complessivamente sono confluiti nell’arco dell’anno in più di 10mila euro di multe. In molti casi i padroni sanzionati avevano scelto per il proprio cane una vita legata ad una corda o una catena, in altri gli amici a quattro zampe sono stati relegati in ambienti non idonei, come garage o balconi. Ci sono poi i casi di padroni che non hanno iscritto il proprio animale nella banca dati nazionale canina, passaggio obbligatorio per Legge e, appunto, sanzionabile.
I controlli e gli interventi si sono concentrati maggiormente nei comuni di Alessano, Galatone, Tricase, Morciano di Leuca, Corsano, Tiggiano, Castrignano del Capo e Specchia.
Dieci i soggetti segnalati in Procura con ipotesi di reato che vanno dai maltrattamenti, alla tortura all’uccisione. Tra questi torna alla memoria il caso di un pensionato di Lucugnano (frazione di Tricase) che infastidito dalla presenza dei gatti, aveva piazzato una trappola nel suo giardino, attirandoli con del cibo per poi strozzarli e impiccarli.
Sono diversi i casi trattati dalle guardie zoofile anche per vittime da azzannamento, come la 97enne di Alessano deceduta dopo l’aggressione di un cane corso di famiglia. “Segno evidente – spiegano da Agriambiente – che bisogna ancora lavorare sulla scelta delle razze da adottare in ambiti familiari e sulla necessaria educazione da impartire”.
Il coordinatore Antonio Russo e il suo vice coordinatore Pierre Luigi Trovatello insieme a tutti gli operatori del Nucleo, alla luce di questi episodi rilanciano l’appello perchè il nuovo anno sia scandito da un’inversione di rotta: “prendersi cura di un animale non è un optional ma una questione di civiltà” dicono, rimarcando come le cattive abitudini quali la libera passeggiata incustodita (senza guinzaglio né padrone) non sia accettabile, così come al contrario sarebbe consigliabile la sterilizzazione per non incappare in cucciolate indesiderate, tra le principali cause di abbandoni massivi.