Le indagini geofisiche all’interno del parco archeologico di Rudiae, continuano a fornire preziose indicazioni su quello che si trova a pochi metri sotto al terreno di Fondo Acchiatura. Non solo un altro teatro ma anche i resti di case, insule ed addirittura quello che sembra essere un impianto termale. Insomma, un vero e proprio tesoro di epoca romana all’interno del parco archeologico che sorge ad appena due chilometri da Lecce. Le indagini geofisiche condotte dal pool di archeologi sotto la direzione del professore Pio Panarelli e la supervisione scientifica del professore Francesco D’Andria, hanno permesso di avere indicazioni utili in vista delle attività di scavo. Il progetto, finanziato con un milione di euro, è stato già approvato dalla Soprintendenza ai beni storici ed archeologici del capoluogo e adesso il passo successivo sarà quello da parte del Comune di indire la gara d’appalto per l’affidamento dei lavori. Non è da escludere che le procedure possano essere messe in atto nelle prossime settimane in modo tale da far partire i lavori di scavo per portare alla luce il nuovo teatro e le altre scoperte già nella prossima primavera. Insomma, scoperte che continuano a proiettare Lecce ed il Salento intero sulla ribalta dell’archeologia nazionale e non solo. E nasce in questo contesto la proposta di legge regionale “Lecce romana” a firma del consigliere regionale Poalo Pagliaro e finalizzata a valorizzare un patrimonio architettonico di epoca romana che merita di essere riscoperto e valorizzato in tutto il suo splendore. Intanto, sempre per quanto riguarda il Parco archeologico di Rudiae, che sarà raggiungibile anche salendo a bordo del trenino turistico con una linea dedicata, tutto pronto per dotare l’area di un impianto di illuminazione ed altri servizi
.
