LECCE – Il 2024 è stato un anno importante, un anno ricco di emozioni a forti tinte giallorsse. Emozioni raccolte in campo ma anche fuori dal rettangolo di gioco. E’ stato l’anno della salvezza conquistata con leggero anticipo sulla fine della stagione regolare e che permette alla squadra di restare nel calcio che conta puntando il mirino sulla terza salvezza consecutiva che profumerebbe di storia. E’ stato un anno da ricordare certamente con i suoi alti e bassi che comunque rientravano nei programmi dalla società e di una squadra che ha nel suo dna il sacrifico e il dover lottare contro realtà ben più strutturate economicamente. E’ stato l’anno che ha visto la società prendere una decisione legittima ma contraria alla politica getsionale. L’esonero di un allenatore, Roberto D’Aversa che in un delicato momento di stagione ha perso la testa usandola contro un giocatore avversario. E’ stato l’anno dell’avvicendamento con Luca Gotti e del Lecce che in primavera si risveglia di colpo e conquista in anticipo la salvezza. Un altro grande tassello nel mosaico della storia giallorossa. Proprio da Gotti si riparte, finestra spalancata sul calciomercato e ritiro per la prima volta all’estero. Si parte in Austria a Neustift, sede di ritiri di prestigiosi club in passato. E’ l’anno che vede crescere l’appeal del Lecce anche in campo internazionale… due amichevoli di lusso in campo con Werder Brema e Galatassaray lo attestano e colorano la fase di preparazione al campionato. Il Lecce riparte da Gotti e con Gotti, ma il tecnico perde presa sui suoi giocatori, lo spogliatoio appare disorientato. Il risultato è una logica conseguenza. La squadra finisce con lo snaturare il suo gioco e la sua identità. Il Lecce subisce tanto, segna poco e gioca male. Un nuovo cambiamento caratterizza la fine dell’anno. A Novembre Gotti viene ringraziato e salutato e sulla panchina arriva Giampaolo. In poco tempo il Lecce torna a giocare, in campo si vede un’altra squadra nonostante i giocatori siano gli stessi. Il Lecce gioca, vince, perde ma si sacrifica e lotta. In sei gare con nuovo tecnico la squadra racimola 2 vittoria, tre sconfitte e un pareggio. 7 punti ma soprattutto ritrova la via del gol e anche un nuovo entusiasmo e slancio. Ma il 2024 non è solo l’anno di quanto fatto in campo. Ci sono anche altre partite che si giocano spesso lontano dai riflettori fino al raggiungimento degli obiettivi. E’ infatti l’anno dell’installazione della prima pietra sul centro sportivo di proprietà a Martignano, destinato a rivoluzionare e rilanciare il nuovo sistema Lecce. Un tassello che va a completare il progetto Lecce nato diversi anni fa quasi come opera di alcuni visionari e invece vicino all’essere realtà, passo dopo passo. Ma è anche l’anno dell’ok per la ristrutturazione e copertura integrale dello stadio ‘Via del Mare’ per adeguarlo alle esigenze dei tifosi in vista dei giochi del mediterraneo. Il Lecce saluta il 2024 che va in archivio, un anno che resterà negli annali giallorossi.
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Mario Vecchio
Mario Vecchio, giornalista e conduttore tg.
Iscritto all'albo dei giornalisti di Puglia dal 2007