Pmitalia risponde all’emergenza degli incidenti sul lavoro con una campagna di sensibilizzazione rivolta a imprese, lavoratori e istituzioni. Ogni anno, numerosi incidenti, spesso tragici, sottolineano l’urgenza di un cambiamento culturale e pratico in tema di prevenzione.
La campagna partirà oggi e include un video autoprodotto in cui otto imprenditori del territorio offrono riflessioni e testimonianze sull’importanza della sicurezza. Tra i protagonisti: Roberto Leopizzi (Edil Geos), Vincenzo Avantaggiato (New Favima), Stefania Mandurino (Elios Tour), Daniele De Pascalis (Melograni Martino), Federica Carbone (La Ferrosa), Massimo Giurgola (Pmi Servizi & Formazione), Elisabetta Rampino (Cento18Ambiente) e Anna Luana Bianco (Marmi Bianco). L’obiettivo è promuovere un approccio condiviso e responsabile, in cui la sicurezza venga riconosciuta come valore fondamentale, scelta strategica e necessità morale imprescindibile.
«Le realtà produttive si sentono direttamente coinvolte e sono consapevoli del ruolo cruciale che ricoprono nel promuovere la sicurezza sul lavoro – dice Massimo Giurgola, direttore di Pmitalia –. Riconoscono l’urgenza di un cambiamento di paradigma e comprendono che il messaggio di una nuova cultura della prevenzione deve partire anzitutto da loro. Questo non solo per evitare tragedie, ma anche per superare la percezione costante di essere accusate e giudicate dall’esterno come principali responsabili di incidenti e infortuni sul lavoro». Non si tratta di stabilire meriti o classifiche, bensì di affrontare un problema che colpisce tutti. Promuovere la sicurezza è una scelta morale, che inizia dall’impegno collettivo per poi coinvolgere l’intera comunità.
Il messaggio sarà diffuso attraverso social media, televisione e iniziative locali, per raggiungere il maggior numero di persone possibile. «La sicurezza sul lavoro è un dovere di tutti. Cambiare mentalità è la chiave per prevenire tragedie e garantire un futuro sostenibile alle imprese – dichiara Giurgola –. Nonostante le leggi e i regolamenti esistenti, troppo spesso la sicurezza è vista come un costo, anziché come un investimento e un dovere morale. È proprio questa mentalità che rappresenta il cuore del problema. La mancanza di formazione adeguata e, soprattutto, di una cultura della sicurezza». Insomma, un appello forte e chiaro: la sicurezza deve diventare una priorità condivisa!