BARI – Addio Tirana. O perlomeno, addio alla sede della Regione Puglia di Tirana. Un anno dopo la scadenza del contratto, le chiavi sono state restituite, le luci spente e il necessario impacchettato per riportarlo in Italia.
Costava troppo, ormai, per potersela permettere ancora. Lo scarto costi benefici non propendeva in favore dei secondi. E così bisogna tornare indietro.
La Regione Puglia a Tirana aveva dall’era Vendola una base logistica. Nel 2018 si decise di cambiare qualcosa, inaugurando la nuova sede, in fitto nell’immobile nel Palazzo della Cultura. Serve, spiegò al tempo la Regione, perché a Tirana, in particolare, è stato stipulato un accordo di collaborazione in cui i due territori si impegnano a promuovere lo sviluppo di relazioni in ogni campo di reciproco interesse, fra le università e istituti di ricerca, nel sistema produttivo, sociosanitario ecc. Ma, appunto, il peso di questo affitto sul bilancio regionale bisognava ormai ridurlo. A beneficiare di tutti i lavori di ristrutturazione, delle migliorie e di quanto speso per renderla una bella sede operativa, sarà chi verrà dopo la Puglia e questo eviterà il ripristino delle condizioni iniziali che poteva costituire un costo ulteriore. Ma tant’è. Che ne sarà, dunque, ora di quel ponte tra i due Paesi, di quel progetto di Acquedotto Italia Albania, senza una sede operativa? Al momento non è in campo l’ipotesi di trovare una sede alternativa a prezzi più contenuti. L’idea, invece, è quella di chiedere asilo al governo albanese. Un comodato d’uso gratuito, una porzione di un immobile istituzionale.