Con il pranzo di Santo Stefano si chiude la prima tranche delle abbuffate natalizie, in attesa del cenone di fine anno e del pranzo di Capodanno. La Puglia ed il Salento hanno vissuto queste giornate all’insegna della tradizione, della convivialità e anche di una spesa significativa: oltre 270 milioni di euro per cibi e bevande da portare in tavola.
Secondo i dati della Coldiretti Puglia, il 90% delle famiglie ha scelto di trascorrere i giorni di festa a casa, condividendo i pasti con parenti e amici. Il menu della vigilia ha visto protagonista il pesce, presente su sette tavole su dieci, mentre il pranzo di Natale ha celebrato la carne con arrosti, bolliti e ricette tipiche come tortellini in brodo e pittule. Il tutto accompagnato da dolci casalinghi.
Per il pranzo di Santo Stefano i piatti antispreco, con lasagne, pasta al forno, verdure, frittini e salumi, magari avanzanti dai banchetti dei giorni precedendi, chiudendo così un ciclo gastronomico che valorizza i prodotti locali. Lo spumante si conferma immancabile per l’83% delle famiglie, mentre il panettone, con il 77% delle preferenze, ha superato il pandoro, scelto dal 55%. Notevole anche il 56% che ha optato per i dolci tradizionali.
La spesa dei pugliesi e dei salentini per il Natale:
Pesce, carne e salumi: 105 milioni di euro
Bevande alcoliche e non: 47 milioni di euro
Dolci, inclusi panettone e pandoro: 26 milioni di euro
Frutta, ortaggi e conserve: 54 milioni di euro
Pasta e pane: 20 milioni di euro
Formaggi e uova: 18 milioni di euro
Questo Natale, oltre a celebrare la tradizione, ha rappresentato anche un importante sostegno all’economia agroalimentare locale, con una netta preferenza per ingredienti e prodotti del territorio.
