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Crisi multiservizi: contratti solidarietà per dipendenti

Complessivamente le perdite ammontano a tre milioni di euro, a partire dal 2022. Per scongiurare il fallimento della Multiservizi, società che vede il Comune di Brindisi in veste di socio, prosegue l’iter per la composizione negoziata della crisi dopo che la giunta ha approvato il nuovo piano della sosta, con ticket in aumento a partire dal primo gennaio.
Dal nuovo anno concreto diventa il rischio di ripercussioni sul personale perché stando a quanto emerso negli ultimi giorni, dovrebbe essere attivato il fondo di integrazione salariale per i dipendenti, con la sola esclusione di quelli impiegati nel settore del verde pubblico, per la durata di sei mesi. A seguire, dovrebbe esserci l’applicazione del contratto di solidarietà per tutti i lavoratori, con un taglio medio degli stipendi nella misura del 25 per cento. In questo modo, sarebbe possibile realizzare
un risparmio di un milione di euro l’anno.
A chiedere spiegazioni sono le opposizioni, con in testa il Pd per il quale il superamento della crisi non può avvenire a scapito dei lavoratori e delle loro famiglie.
“Ci auguriamo che anche la nuova amministratrice, fosse solo per ‘solidarietà’ con i lavoratori, possa contribuire alla causa del salvataggio societario, decurtando il proprio compenso”, dice il consigliere comunale Francesco Cannalire che, in Assise, annuncia battaglia.
“La domanda, a questo punto, sorge spontanea”, prosegue. “E’ stato tutto premeditato al fine di far pagare la crisi soltanto ai lavoratori e in particolare a quelli più fragili con stipendi bassi? Forse si riuscirà a tagliare qualche privilegio di chi ha raggiunto, non certo per meriti, stipendi da capogiro, ma con il contratto di solidarietà si penalizzeranno soprattutto coloro che già percepiscono una miseria”, conclude.
Nel 2023, il costo annuo sostenuto per 154 dipendenti a tempo indeterminato è stato pari a 4 milioni e 908mila euro, stando a documenti della società. Nel 2024, essendoci stata una riduzione a 149 unità, per effetto dei pensionamenti, il costo è sceso a 4 milioni e 786 euro.
Oltre ai pensionamenti, la Multiservizi già con il precedente amministratore, ha avviato il piano di esodo anticipato su base volontaria che sino al 2026 dovrebbe portare a far scendere a 143 il numero dei dipendenti, contenendo il costo a quattro milioni e 710mila euro circa.

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