Politica

Consiglio regionale, sì alla manovra ma con l’altolà ai sindaci

BARI – I sindaci che vorranno candidarsi alle prossime elezioni regionali, dovranno dimettersi 6 mesi prima della fine del mandato e in caso di scioglimento anticipato, entro sette giorni dalla data dello scioglimento stesso.

A mezzanotte in punto, con il favore del voto segreto, il Consiglio regionale approva la norma che dà una spallata ai sindaci. “Per non avere due piedi in una scarpa, per giocare ad armi pari e senza il vantaggio di una campagna elettorale con indosso la fascia”, è il motivo dell’emendamento. Ma il punto è che nonostante il no del candidato in pectore Decaro, il no del Pd e con una intenzione espressa della maggioranza di votare contro, il voto segreto svela – come sempre e come ampiamente previsto – le vere intenzioni. Del resto che ci sia stata una pattuglia nutrita di franchi tiratori lo dice una semplice analisi matematica: 28 i presenti in aula tra i banchi della maggioranza, solo 13 i voti contro l’emendamento.

Questo uno dei punti centrali della lunga maratona che ha dato il via libera al Bilancio con 31 voti a favore, e dunque con una ampia maggioranza, nonostante le premesse e gli scossoni di assestamento in aula.

Tante, oltre questa, le misure approvate: la possibilità per gli stabilimenti balneari di smontare le strutture in legno d’inverno e nonostante il parere contrario dell’assessore al Bilancio. Il sigillo finale all’accordo tra Governo centrale e Regione sul mantenimento del servizio idrico in mano pubblica, con l’istituzione della società veicolo e l’ingresso dei Comuni nella compagine societaria di Aqp. “Congratulazioni alla mia maggioranza – ha detto il governatore Emiliano – è classica delibera natalizia, facciamoci i complimenti tutti perché è inutile dire che abbiamo avuto l’aiuto del ministro Fitto”.

Centoventimila euro andranno a finanziare le leggi per l’istituzione della Fondazione Tito Schipa, per la tutela e valorizzazione del legno pregiato degli ulivi colpiti da Xylella ed espiantati, per il riconoscimento, la valorizzazione e la promozione del mototurismo, su richiesta del capogruppo della Puglia Domani, Paolo Pagliaro. Un altro passo “per dare al Salento una fondazione con pari dignità, importanza e mezzi della Fondazione Petruzzelli di Bari”, ha sottolineato Pagliaro. E non solo perché arrivano certezze per i raccoglitori pugliesi del riccio di mare, con un contributo da 450 mila euro per l’esercizio finanziario 2025 e di 150 mila euro per ciascuno degli esercizi finanziari 2026 e 2027.

Su proposta del dem Donato Metallo, integrando simili proposte presentate dai colleghi Conserva, Perrini e Delli Noci si amplia il contributo per le parrucche anche per pazienti oncologiche con recidiva con una dotazione di 100 mila euro. Cifra che si aggiunge a quella di 50.000 euro per estendere la misura ai pazienti affetti da alopecia comune. “Nella malattia c’è bisogno di preservare la dignità, la bellezza, il sentirsi bene con il proprio corpo – è il commento di Metallo – chi si ammalava di recidiva non aveva diritto a nulla. Ora nessuno sarà più escluso. Sono commosso – ha concluso – perché so cosa significa”.

Tre le nuove facoltà istituite: la magistrale in Farmacia e Farmacia industriale, su proposta dell’assessore Sebastiano Leo, Scienze e Tecniche dello Sport dai dem Di Gregorio e Peolicelli, con la prospettiva di istituire anche Logopedia e Terapia della Neuro sempre a Taranto.

Ma anche la conferma dei nuovi Consigli di Amministrazione nelle agenzie regionali e l’adeguamento degli stipendi in Arpal, come ampiamente anticipato.

Il governatore Emiliano, al termine della maratona, con voce rotta dall’emozione è sembrato congedarsi: “Questo potrebbe essere il mio ultimo bilancio – ha detto – non è facile, sono felice perché sento di avere fatto il mio dovere”.

Il centrodestra, invece, al termine della lunga nottata boccia la manovra. Per il capogruppo di Fratelli d’Italia Perrini è un “bilancio anonimo fatto solo di contentini”, “nessuna idea per la Puglia” secondo il presidente del gruppo Forza Italia, Paride Mazzotta. “Assenza totale di visione chiara sul futuro da parte di una manovra gonfia di mancia e mancette” per il capogruppo de La Puglia Domani Paolo Pagliaro. Una manovra “insufficiente che non affronta i problemi atavici dei pugliesi” per il presidente del gruppo della Lega, Conversa.

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