LECCE – Nardò Basket ha lasciato Cento con l’amaro in bocca e tanti rimpianti in valigia. La partita, equilibrata fino all’ultimo respiro, si è decisa su episodi che avrebbero potuto avere un esito diverso con più attenzione e concretezza. Nardò, infatti, ha pagato a caro prezzo alcuni errori evitabili.
Tra i punti dolenti c’è la difesa sull’ultimo possesso del tempo regolamentare, che ha concesso a Cento la possibilità di pareggiare. Pesano anche un approccio iniziale troppo timido e l’incapacità di sfruttare un avversario in difficoltà, ormai a corto di energie nei supplementari. Come se non bastasse, i numeri raccontano un’altra storia amara: 16 rimbalzi offensivi concessi agli avversari e un disastroso 41% ai tiri liberi, due dettagli che hanno fatto la differenza nei momenti cruciali.
Coach Luca Dalmonte è stato chiarissimo subito dopo la gara:
“È stata una partita che si è decisa all’ultimo possesso e mi riferisco all’ultimo possesso dei 40 minuti, una partita in cui abbiamo concesso 16 rimbalzi in attacco e dove abbiamo tirato in lunetta solo con il 41%. Questi due numeri ci hanno condizionato nei momenti decisivi sia del tempo regolamentare che del supplementare”.
È chiaro: Nardò è inciampato su se stesso. Come una squadra che, invece di andare a canestro con decisione, si è impigliata nella propria rete nei momenti decisivi. Ora serve voltare pagina: il calendario impone sfide dure contro Milano e Forlì. Per il Toro, è tempo di reagire e muggire, anzi, è tempo di ruggire.