PUGLIA – Un pasticcio. Il pasticcio di Natale. Il bando per le festività natalizie slitta a data indefinita per eccesso di domande pervenute. Lo denuncia il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani. <Siamo al paradosso – dice – Il bando in questione è quello per Prodotti Turistici a Tema Festività Natalizie in capo a Pugliapromozione, pubblicato nell’ambito del POC Puglia Fesr-Fse 2014-2020. La nota della responsabile unica del procedimento, datata 11 dicembre, comunica che “a fronte delle numerose domande pervenute, i tempi di valutazione si sono purtroppo allungati, per le proposte che risulteranno ammesse si dovrà provvedere ad una nuova programmazione delle date del cronoprogramma delle attività>.
Pagliaro si dice allibito da tanta improvvisazione, da tanto pressapochismo. Ed aggiunge: <Tutto questo non solo penalizza i partecipanti al bando, ma anche l’intero comparto turistico e culturale pugliese>.
Pagliaro denuncia la mala gestione del bando finalizzato alla promozione delle festività natalizie tanto da rendere impossibile l’attuazione delle iniziative nei tempi previsti per Natale. Questo ritardo – aggiunge – non è solo una mancanza di rispetto nei confronti di chi ha lavorato per presentare progetti validi, ma mina anche l’obiettivo stesso del bando: valorizzare il nostro territorio e attrarre turisti durante uno dei periodi più significativi dell’anno.
Tutto questo mette a nudo – per Pagliaro – una grave carenza di programmazione e inefficienza organizzativa, una sottovalutazione delle ricadute negative di questi ritardi. E si chiecde come sia possibile, nonostante il numero di istanze fosse prevedibile, che non siano state messe in atto misure adeguate a garantire una gestione efficiente e tempestiva delle valutazioni.
Da qui la richiesta alla Regione Puglia di assumersi le proprie responsabilità e di comunicare immediatamente quali azioni intende intraprendere per rimediare a questo pasticcio.
<Non è accettabile – conclude – che risorse pubbliche vengano gestite con tanta leggerezza, danneggiando non soltanto l’immagine della Puglia ma anche le imprese e le associazioni che operano nel settore turistico e culturale».