La questione della premialità Covid continua a suscitare polemiche e la Fp Cgil Lecce torna a sollecitare l’intervento del presidente della Regione, Michele Emiliano, affinché vengano stanziati i fondi necessari per riconoscere la “gratifica” anche ai dipendenti dell’ospedale “Cardinale Panico” di Tricase. Un’istanza che mette in luce un trattamento che il sindacato definisce discriminatorio tra i lavoratori della sanità pubblica e quelli degli Enti Ecclesiastici.
La Regione Puglia, attraverso il Dipartimento Promozione della Salute, aveva già sottolineato con una lettera firmata dal direttore Vito Montanaro che la premialità non è prevista per le strutture private accreditate. Una presa di posizione che lascia amareggiati i lavoratori dell’ospedale “Panico”, una struttura che da sempre opera come un ospedale pubblico a tutti gli effetti, essendo inserita nella rete ospedaliera regionale.
Da qui, Floriano Polimeno, segretario generale della Fp Cgil Lecce, e Andrea Rizzo, delegato sindacale presso l’ospedale di Tricase, denunciano una mancanza di volontà politica. “In due anni -affermano- se ci fosse stata la volontà di gratificare un gruppo di lavoratori che ha contribuito in maniera determinante alla gestione della pandemia, la Regione avrebbe trovato il modo. Invece, ci troviamo ancora di fronte a questa assurda discriminazione”.
Secondo i rappresentanti sindacali, il personale del “Panico” ha operato in condizioni estremamente difficili durante i mesi più critici della pandemia, tra marzo e maggio 2020, contribuendo al funzionamento del Servizio Sanitario Regionale e mettendo a rischio la propria salute. Per questo, chiedono al presidente Emiliano di mantenere le promesse fatte e di stanziare i fondi necessari per garantire la premialità Covid anche a questi lavoratori.