Il Brindisi sta vivendo una stagione straordinariamente complessa, iniziata sotto il peso insostenibile di una penalizzazione di 14 punti, una zavorra che avrebbe potuto piegare chiunque. Eppure, questa squadra e questa città hanno deciso di non arrendersi. Hanno scelto la strada più ardua, quella che richiede coraggio, sacrificio e una fede incrollabile nella possibilità di riscatto.
In una lettera accorata e vibrante, il presidente Giuseppe Roma ha lanciato un messaggio chiaro: “Questa stagione è la nostra sfida da vincere. Vogliamo regalarci e regalare alla nostra città la gioia della salvezza. Vogliamo ribaltare ogni pronostico, superare ogni ostacolo e, quando tutto sarà finito, guardare indietro sapendo di aver compiuto un’impresa memorabile”.
Le sue parole sono un manifesto di appartenenza, un richiamo alla città e ai suoi abitanti. Non è solo una battaglia sportiva: è una missione collettiva, una lotta per onorare il senso di identità e appartenenza ai colori biancazzurri.
Dopo una partenza difficile, la vittoria contro la Nocerina e il pareggio a Nardò hanno acceso una nuova scintilla. Non è solo una questione di punti, ma di atteggiamento. In campo si vede un Brindisi diverso: più organizzato, più determinato, più affamato.
“La squadra ha cambiato passo” ha sottolineato Roma, “gioca con personalità, cuore e tecnica. A Nardò meritavamo di vincere. Quella grinta e quella spigliatezza sono solo l’inizio di ciò che possiamo diventare”.
Non è solo una squadra a dover lottare: è un’intera città. Il presidente ha chiamato a raccolta non solo i tifosi, ma anche le istituzioni e il tessuto sociale di Brindisi. “Serve il cuore e la partecipazione di tutti,” ha dichiarato. “Ogni dirigente, ogni giocatore, ogni tifoso deve spingersi oltre i propri limiti. Senza la passione per la maglia con la V, ogni sforzo sarebbe vano”.
Questo fine settimana il Fanuzzi deve trasformarsi in una fortezza biancazzurra. È stato lanciato un appello alle scuole, ai giovani e alle famiglie per riempire gli spalti di passione e appartenenza. “Vogliamo che i ragazzi respirino il senso di appartenenza a questi colori. Perché tifare Brindisi significa abbracciare l’identità della città”.
Domenica contro il Manfredonia non si gioca solo una partita, si scrive una pagina di storia. Come ha concluso Giuseppe Roma: “Adesso è il momento. Stringiamoci attorno alla squadra. Corriamo tutti nella stessa direzione. Facciamo la storia”.