BRINDISI – La Procura di Brindisi ha avviato un’inchiesta per verificare se vi sia stata qualche responsabilità da parte dei medici che hanno assistito una donna di 39 anni di Francavilla Fontana, deceduta nei giorni scorsi presso l’ospedale “Perrino” di Brindisi. La donna si era presentata due giorni prima presso l’ospedale “Camberlingo” nella sua città natale, lamentando forti dolori al fianco sinistro, nausea e vomito.
Nonostante i trattamenti somministrati, la terapia a domicilio non ha risolto il problema, costringendo la donna a tornare in ospedale la sera successiva. Dopo ulteriori accertamenti, è stata trasferita d’urgenza presso l’ospedale “Perrino” dove è stata sottoposta a un intervento chirurgico molto delicato. Purtroppo, nonostante l’intervento e il successivo ricovero in terapia intensiva, la paziente è deceduta poche ore dopo.
La Procura ha sequestrato la cartella clinica della donna su mandato del sostituto procuratore Giovanni Marino. I carabinieri della stazione di Francavilla Fontana stanno collaborando all’inchiesta, che potrebbe portare alla richiesta di un’autopsia per determinare con precisione le cause del decesso.
Il Direttore generale dell’ASL di Brindisi, Maurizio Di Nuccio, ha espresso profondo rammarico e cordoglio per la scomparsa della giovane donna, aggiungendo che l’ASL rimane a disposizione per fornire ogni chiarimento necessario. “Siamo vicini alla famiglia e ai suoi cari in questo momento di dolore, e desideriamo porgere loro le nostre più sentite condoglianze. L’ASL rimane a disposizione per fornire ogni chiarimento necessario, ribadendo il proprio impegno a garantire sempre la massima attenzione e qualità nell’assistenza sanitaria. È opportuno specificare – evidenzia De Nuccio – che la giovane nel corso del primo accesso, dopo essere stata trattata e a seguito di regressione della sintomatologia dolorosa, ha preferito tornare a casa abbandonando il Pronto Soccorso mentre erano in corso gli accertamenti clinici e prima della chiusura della cartella clinica, rifiutando il monitoraggio e gli ulteriori accertamenti proposti dai sanitari nonché firmando la dimissione”.
La famiglia attende i risultati delle indagini della Procura per fare luce su questa tragica vicenda e comprendere se ci siano stati errori nella gestione del caso.