LECCE E PROVINCIA – Cresce la piaga degli affitti in nero e a Lecce, in particolar modo, il fenomeno avanza a passo svelto. Lo fa sapere il Comando provinciale della Guardia di Finanza che ha stilato un bilancio di controlli e verifiche incrociate effettuati negli ultimi sei mesi, al margine di indagini avviate più di un anno fa.
Tra locazioni brevi e turistiche e affitti a lunga scadenza, tra Lecce e provincia sono stati evasi oltre 530 mila euro. Tradotto: mezzo milione di proventi occultati al Fisco e venuti alla luce grazie alle indagini bancarie svolte dai finanzieri. Ville di pregio, masserie, b&b e case vacanza: c’è chi in un anno ha omesso di dichiarare 4mila euro e chi ne ha omessi 20mila.
Un fenomeno diffuso si diceva. Nella lista nera spiccano le località turistiche più gettonate come Gallipoli, Otranto, le marine di Nardò e quelle di Melendugno, ma ci sono anche città come Casarano, Maglie e Lecce.
Il bilancio stilato ad agosto, sempre nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno, aveva messo in luce un’evasione record – pari a 100mila euro – nelle zone di Ortelle, Tricase e Melendugno. Evasione per la quale erano finiti nei guai quattro imprenditori.
Tra aprile e giugno a finire nei guai altre 13 persone, sanzionate e denunciate per la mancata dichiarazione di 170mila euro riferiti ad affitti estivi tra Leuca , Castro, Tricase, Otranto, Porto Cesareo e Gallipoli.
Un’escalation che preoccupa e per la quale i controlli delle fiamme gialle continuano serrati.