TARANTO – Ultimo posto in classifica e un ambiente sempre più appesantito da nubi oscure. Per il Taranto, la stagione in corso si sta rivelando una delle più difficili della sua storia. La retrocessione in Serie D appare ormai un incubo tangibile.
La società, intanto, vive giorni di attesa, tra il forse e il chissà. Il closing con Apex è atteso per il 13 dicembre, un passo fondamentale per il futuro. I tempi stringono, perché entro il 16 dicembre sarà necessario saldare gli stipendi. Un eventuale ritardo nei pagamenti porterebbe a nuove penalizzazioni in classifica, riducendo o addirittura azzerando, le possibilità di salvezza.
La sconfitta contro la Juventus Next Gen ha messo in evidenza, ancora una volta, i limiti di una squadra che appare priva di mordente e incapace di rendersi davvero pericolosa. Sebbene l’impegno non manchi, il gruppo sembra girare a vuoto, intrappolato nel recinto della paure. E in Serie C ogni errore diventa un ostacolo insormontabile.
Il prossimo impegno sarà domenica contro il Catania, con fischio d’inizio alle 17:30. A dirigere l’incontro sarà Giuseppe Vingo della sezione di Pisa, che ha già arbitrato sei volte il Taranto. L’ultima occasione risale al 4 ottobre 2022, nel Primo Turno di Coppa Italia di Serie C contro il Monopoli.
Dunque lente di ingrandimento sulla data del 13 dicembre: dopo la chiusura definitiva Apex dovrà immediatamente affrontare questioni urgenti: non solo i problemi finanziari, ma anche la ricostruzione di una squadra che al momento appare psicologicamente fragile e tecnicamente insufficiente per competere in questa categoria, dunque servono rinforzi.