LECCE – Video realizzato con uno scanner in modo da riprendere la stanza a 360 gradi per avere una visione d’insieme e foto dell’armadio, della porta e di un block notes con degli appunti. È durata poco piu’ di un’ora e mezza l’ispezione degli agenti della Polizia Scientifica di Bari nella camera in cui venne trovata morta Julie Tronet, la studentessa universitaria francese, 21 anni, arrivata a Lecce con il programma Erasmus. La scoperta del corpo senza vita della ragazza risale al 23 ottobre 2023. Quattro giorni prima, aveva denunciato di essere stata vittima di violenza sessuale.
Sotto inchiesta, c’è uno studente di Ceglie Messapica, 20 anni: è indagato per istigazione al suicidio e violenza sessuale. Accuse che ha sempre respinto, alla presenza del suo difensore, l’avvocato Aldo Gianfreda.
Le ipotesi di reato sono state formulate dalla pm Rosaria Petrolo come atto dovuto per consentire tutte le verifiche necessarie ad accertare la verità sulla morte della 21enne.
La pm ha partecipato al sopralluogo nella camera della giovane, disposto su richiesta degli avvocati che rappresentano i genitori della studentessa, Rosario Almiento per la madre e Giulio Bray e Francesco De Giorgi per il padre. I penalisti hanno preso parte all’ispezione assieme allo specialista in psicopatologia e neuropsicologia forense, Alessandro Calvo, che per conto degli avvocati ha eseguito una consulenza criminodinamica.
Tre gli aspetti da approfondire, stando a quanto chiesto dalla pm. Innanzitutto le caratteristiche dell’armadio presente nella camera che era occupata dalla studentessa, con particolare riferimento alle maniglie. Poi la posizione della porta della stanza, rispetto alle altre dell’appartamento. Infine, l’esame della grafia del bigliettino di addio che dovrà essere confrontato con gli appunti del block notes. Al sopralluogo era presente anche il medico legale Alberto Tortorella che eseguì l’autopsia.
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