TARANTO – Un’aria cupa avvolge il Taranto, una squadra che, giornata dopo giornata, sembra sprofondare sempre di più in un abisso da cui appare impossibile risalire. Il progetto targato Apex, accolto inizialmente con speranza dai tifosi rossoblù, è fermo ancora sulla carta, anzi nelle carte, visto che manca ancora il closing finale. E la classifica assume sempre più i contorni di un verdetto già scritto.
Lo scontro diretto contro la Juventus Next Gen rappresentava una tappa fondamentale per mantenere vive le speranze di salvezza. Sul campo, però, gli jonici hanno deluso ancora una volta. La partita, decisa nel primo tempo dalle reti di Semedo e Macca, ha visto un Taranto troppo lento e prevedibile per opporsi alla giovane formazione bianconera. Il gol di Speranza è servito solo ad alimentare una fiammella di illusione, subito spenta dall’inesorabile realtà: il Taranto è ultimo in classifica, staccato di ben otto punti proprio dalla Juventus Next Gen, che invece si allontana dalla zona calda
Il calendario, intanto, non fa sconti. Nel prossimo turno, il Taranto ospiterà il Catania in una partita che rischia di diventare l’ennesimo spartiacque in negativo. Una sconfitta contro i siciliani potrebbe trasformarsi nel colpo di grazia, accelerando un destino che oggi appare sempre più segnato: la retrocessione.
La domanda che tutti si pongono è: c’è ancora margine per cambiare questa storia? La risposta, per quanto amara, sembra quasi scontata. Per evitare il baratro, il Taranto dovrà trovare energie inaspettate. Saranno basilari i risultati sul campo, ma anche le mosse della dirigenza, che dovrà intervenire con decisione per cercare di riaccendere una speranza che appare ormai fioca.