LECCE – Ottantaquattro milioni e trecentomila euro. Dai fondi di sviluppo e coesione stanziati dal Governo si apre per Lecce la strada che la porterà ad avere una dimensione euromediterranea, come ha sottolineato il sindaco Poli Bortone nel corso della conferenza stampa in cui, unitamente a tutta la squadra di governo, ha illustrato nel dettaglio quelle che sono le aree tematiche per cui sono stati stanziati i fondi. Ma andiamo a vedere nel dettaglio importi e progetti.
Ben 25 milioni di euro per la realizzazione a San Cataldo di un porto turistico innovativo e sostenibile, completamento dell’attuale Darsena, realizzazione di banchine portuali, yacht club e area servizi.
Diciotto milioni di euro invece per i lavori di ampliamento degli scavi archeologi in via Alvino che stanno riportando alla luce la restante parte dell’Anfiteatro romano, con attività scientifica di informazione e promozione, restauro degli ambulacri, valorizzazione e fruizione dell’area archeologica. A questo importo, si aggiungeranno ulteriori fondi come preannunciato dal ministro Giuli, e già a bilancio per il 2025.
Restando in tema archeologico, dai fondi di sviluppo e coesione arrivano quattro milioni e mezzo per il Parco archeologico di Rudiae, sia per la valorizzazione e la fruibilità di quanto già esistente sia per consentire di portare alla luce quanto scoperto in seguito alle indagini geofisiche, ovvero un altro teatro di dimensioni più piccole e altre scoperte su cui al momento c’è il massimo riserbo ma che potrebbero riservare importantissime novità.
E ancora quattro milioni e ottocentomila euro per la valorizzazione delle Mura urbiche, la sistemazione dell’area ex Circolo Tennis, svuotamento del fossato e di un ulteriore tratto della cinta muraria che consentirà di collegare il tratto di mura con l’Arco trionfale di Carlo V. E ancora 15milioni di euro per gli interventi di tutela e recupero degli habitat costieri e 15 milioni, in primo stralcio, per il programma integrato di interventi di riqualificazione e rigenerazione della fascia costiera delle marine leccesi. Adesso, passo successivo e fondamentale, l’istituzione della cabina di regia a livello regionale.