Nota dei consiglieri regionali Paolo Pagliaro, Antonio Scalera, Tommaso Scatigna, Renato Perrini, Antonio Gabellone, Tonia Spina, Luigi Caroli, Joseph Splendido, Giannicola De Leonardis, Paride Mazzotta, Fabio Romito, Francesco La Notte, Massimiliano Di Cuia, Paolo Dell’Erba, Giacomo Conserva, Gianni De Blasi
“Fare chiarezza sulle criticità e sulle opacità gestionali del Consorzio unico Centro Sud Puglia, e sulla governance futura dell’ente di bonifica che ha assorbito i 4 commissariati e soppressi del Salento e del Barese (Stornara e Tara, Arneo, Ugento Li Foggi, Terre d’Apulia). È l’obiettivo del Consiglio straordinario monotematico che abbiamo chiesto alla presidente Capone di convocare con urgenza, vista anche l’imminente discussione in aula del testo di modifica della legge regionale che ha istituito il Consorzio unico, la 1/2017. Modifica che prevede un Piano di riequilibrio decennale anziché biennale, per riuscire a spalmare su un tempo più lungo la debitoria ingente, che ammonta ad oltre 190 milioni di euro.
Il nodo primario da sciogliere è l’emissione delle cartelle di pagamento del tributo di bonifica 630, a fronte di servizi non resi ai consorziati, che genera grande malcontento e proteste e sfocia in numerosi ricorsi amministrativi (2mila nel solo 2024). Da affrontare anche la paralisi gestionale dovuta alla carenza di personale (soli 110 dipendenti in pianta stabile, a fronte di un fabbisogno di 278 unità di personale a tempo indeterminato); le spese legali fuori controllo (quantificate in 1,7 milioni di euro nel bilancio di previsione 2024 dell’ente); il rischio idrogeologico connesso alla mancata o carente manutenzione dei canali e lo stato di degrado della rete irrigua con perdite di almeno il 50%; il progetto di porre fine alla gestione commissariale per restituirla agli agricoltori, non condiviso da gran parte del mondo agricolo a causa dei debiti che gravano sul Consorzio.
Sollecitiamo la discussione di tutti questi punti in una seduta straordinaria monotematica del Consiglio regionale, che possa consentire il necessario confronto tra attori istituzionali e rappresentanti delle associazioni di categoria agricole e dei sindacati dei lavoratori. Chiediamo alla presidente Capone di dar seguito con urgenza alla nostra richiesta”.