BRINDISI – Secondo il recente report del Programma nazionale esiti (Pne) di Agenas, la Neurologia di Brindisi ha mostrato un costante e progressivo miglioramento nei principali indicatori relativi alla patologia cerebrovascolare, tra cui volume ricoveri, ospedalizzazioni, riammissione e mortalità a trenta giorni.
“La Stroke Unit del Perrino – spiega il direttore della Neurologia, Augusto Maria Rini – è la prima sorta in Puglia, nel 2008, e dispone di sei posti di degenza nei quali vengono accolti e costantemente monitorati e trattati i pazienti con ictus acuto. L’impegno e l’orgoglio di tutto il personale, dai medici agli oss, permettono quotidianamente di perfezionare i livelli qualitativi di assistenza e di recupero del soggetto con ictus”.
Per i suoi livelli di eccellenza, l’Unità operativa di Neurologia-Stroke Unit del Perrino è stata insignita del premio internazionale 2022 European Stroke Organization (Eso) – Angels Awards – Gold Status.
“L’ictus rappresenta la seconda causa di morte e la prima causa di disabilità nel mondo, con un rilevante impatto individuale, familiare e sociosanitario. L’incidenza della patologia aumenta esponenzialmente con l’età. L’ictus è una patologia tempo-dipendente: ogni secondo o minuto in più determina la perdita irreversibile di un numero sempre maggiore di neuroni. Per questo si dice ‘Time is Brain'”, sottolinea Rini. Un rapido intervento può limitare i danni cerebrali e migliorare il recupero e la qualità di vita dei pazienti e dei loro caregiver, grazie a interventi farmacologici (trombolisi) e di neuroradiologia interventistica (trombectomia), che mirano alla ricanalizzazione precoce del vaso occluso.
Rini aggiunge che il ricovero in strutture idonee, ad alta intensità di cure, con personale ultra-specializzato, migliora l’outcome dei pazienti.