BRINDISI – In città si riaccende il dibattito sui potenziali vantaggi di un insediamento energetico nucleare di quarta generazione, anche grazie a un’idea lanciata dell’onorevole Mauro D’Attis. Questa tecnologia promette di rivoluzionare la produzione di energia con processi e materiali più sicuri, economici e meno inquinanti rispetto alle generazioni precedenti.
Il Partito Democratico di Brindisi ha criticato duramente le dichiarazioni di D’Attis, definendole “annunci vuoti e irrealizzabili”. Secondo il PD, prima di proporre un impianto nucleare, che richiederebbe decenni per essere realizzato e dovrebbe superare un referendum già bocciato in passato, il centrodestra dovrebbe concentrarsi sulle emergenze e le opportunità già presenti sul territorio. Il PD sottolinea l’importanza di accelerare il processo di decarbonizzazione attraverso investimenti nell’efficienza energetica e nelle fonti rinnovabili, in linea con il Green Deal europeo e gli impegni internazionali assunti alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2023.
Forza Italia, invece, ha mostrato un entusiasmo diverso. “D’Attis – commentano dal partito – ha lanciato l’idea di discutere i vantaggi di un insediamento nucleare a Brindisi, sottolineando che questa tecnologia potrebbe offrire un futuro energetico sicuro e sostenibile per la città. Il coordinatore regionale ha parlato della necessità di trovare alternative ai combustibili fossili che vadano oltre il fotovoltaico e l’eolico, e ha criticato la politica del “lamentificio” che, a suo dire, caratterizza alcuni esponenti locali”.