LECCE-Lo stupro sarebbe avvenuto di notte, dopo una serata di lavoro, presso un fast food mobile. La vittima e il presunto violentatore sono colleghi di lavoro. E la violenza sarebbe avvenuta sulla via del ritorno a casa, alle due notte, quando lui un 47enne di origini albanesi ma residente a Lecce si sarebbe offerto di accompagnare la collega, una 24enne, di origini romene, pure lei residente a Lecce. Fra i due, oltre ad essere colleghi di lavoro, c’era anche un rapporto di parentela: lui, infatti, è convivente della sorella del fidanzato della presunta vittima.
Era il 25 giugno scorso. Sul tragitto per tornare a casa ci sarebbe stata un’improvvisa deviazione del percorso e, direttosi sulla via per San Cataldo, l’uomo avrebbe arrestato la marcia e, una volta immobilizzata la giovane, l’avrebbe costretta a subire un rapporto sessuale.
Riaccompagnata a casa, la 24enne si è presentata in ospedale e poi ha denunciato quel che le era accaduto.
Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Luigi Mastroniani, hanno consentito di ricostruire i fatti e di muovere le contestazioni all’uomo che adesso rischia il processo. Comparirà il prossimo il 15 gennaio del 2025 davanti al giudice dell’udienza preliminare Francesca Mariano che deciderà sulla richiesta di rinvio a giudizio.