NOCIGLIA – Ritrovata Nina, le setter inglese di tre anni, rubata ad un cacciatore originario della di Lecce durante una battuta alle beccacce nelle campagne di Nociglia, in località Li Paduli. Era stata buttata in un pozzo, poco distante dal luogo in cui era stata fatta sparire, dopo che le avevano staccato il collare con gps. La bocca del pozzo era stata poi chiusa con una rete termosaldata. Con ogni probabilità, l’intenzione di chi aveva rubato il cane era quella di recuperarlo in un secondo momento per poi farlo sparire definitivamente. Ad accorgersi di Nina, un altro cacciatore, che nella mattinata di mercoledì si trovava per una battuta alle beccacce nelle campagne di Nociglia. Ha sentito abbaiare e arrivato nelle vicinanze del pozzo, chiuso come detto con una rete termosaldata, ha visto il cane, immobile ad alcuni metri di profondità. Immediatamente è scattato l’allarme e sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco. La squadra di soccorso si è quindi calata all’interno del pozzo, dopo aver rimosso la copertura metallica, ed ha recuperato il cane, impaurito ma in buone condizioni. Sul posto sono intervenuti successivamente i carabinieri, che hanno tempestivamente rintracciato il proprietario. Per l’uomo, e per tutti i componenti della famiglia, la fine di un incubo. Solo poche parole, rotte dall’emozione, per ringraziare quanti avevano provveduto a mettere in salvo la piccola Nina. Nella zona, comunque, resta alta l’attenzione. Che ci sia una banda specializzata nel rubare cani da caccia, setter in particolare, è fatto ormai accertato. Numerose sono infatti le denunce presentate ai carabinieri. Le indagini intanto continuano per cercare di risalire agli autori.
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